Codice di Condotta a tutela dei minori

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CODICE DI CONDOTTA SAFEGUARDING
 

Approvato dal Consiglio Direttivo in data 27 agosto 2024

INDICE

CODICE DI CONDOTTA
1. Destinatari del Codice di Condotta per la Safeguarding
2. Il contenuto minimo dei Codici di Condotta per la Safeguarding
3. Doveri ed obblighi
3.1 Doveri ed obblighi dei tesserati
3.2 Doveri ed obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici
3.3 Diritti, doveri ed obblighi delle atlete/degli atleti

 
 

CODICE DI CONDOTTA
In aggiunta al Modello Organizzativo e di Controllo dell’attività sportiva (MOC)per la Safeguarding,è richiestodi adottare anche un Codice di Condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione (di seguito anche solo “Codiceper la Safeguarding”).
Destinatari del Codice di Condotta per la Safeguarding
I Destinatari del Codice di Condotta sono i tesserati, dirigenti, le atlete/gli atleti, i tecnici, ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l’ordinamento federale, i genitori o i soggetti a cui è affidata la cura delle atlete/degli atleti o i loro delegati, il personale dipendente, i lavoratori autonomi, i collaboratori, i volontari e i tirocinanti (retribuiti e non retribuiti).
Principi generali del Codice di Condotta per la Safeguarding
Impegnodell’organo amministrativo
La Polisportiva Dilettantistica AMC98 (di seguito AMC98 o Associazione) si impegna a garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i partecipanti, inclusi i minori e gli adulti vulnerabili. Il seguente codice di condotta stabilisce le aspettative e le responsabilità per tutti coloro che sono coinvolti nelle attività della società sportiva.
Diritti dei tesserati
Tutti i tesserati hanno il diritto fondamentale di essere trattaticon rispetto e dignità, di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza digenere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzionipersonali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica,religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore prevalenterispetto al risultato sportivo e pertanto tutti i tesserati hanno il diritto a svolgere l’attività sportivain un ambiente consono e degno, nonché rispettoso dei diritti della personalità e della salute.
Creazione di un ambiente sano e sicuro 

Tutti i Destinatari del Codice per la Safeguarding sono responsabili della creazione di un ambiente sano, sicuro oltre che inclusivo che garantisca la dignità, l'uguaglianza, l'equità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, con un'attenzione particolare ai minori.
In particolare, i dirigenti e i tecnici devono impegnarsi attivamente per il benessere dell'atleta.
La AMC98 garantisce la rimozione degli ostacoli che impediscono la promozione del benesseredelle atlete/degli atleti, in particolare se minori, garantendo il loro sviluppo psico-fisico secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità.
Inclusione
La AMC98 riconosce la diversità come un valore e si impegna arispettare le differenze individuali.
La AMC98 garantisce la partecipazione di tutti i tesserati in modo effettivo ed inclusivo, rispettando le diverse aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità di ciascuno.
In particolare, si impegna a rimuovere eventuali barriere che impediscano la partecipazione alle attività sportive, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
La AMC98 si impegna a creare attività volte a promuovere l’inclusione attraverso lo sport.
Sensibilizzazione
La AMC98 garantisce che tutti i destinatari abbiano ben chiari i concetti di abuso psicologico e fisico, abuso di matrice religiosa, molestia e abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo, cyberbullismo e comportamenti discriminatori.
La AMC98 adotta standard di condotta, buone pratiche e misure appropriate per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, mettendo in atto misure concrete per proteggere i tesserati da comportamenti dannosi.
Sanzioni
L’osservanza delle norme del Codice di Condotta per la Safeguarding deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni con l’AMC98; pertanto, deve essere osservato da tutti i Destinatari.
La mancata osservanza delle norme contenute nel presente Codice di Condotta per la Safeguarding sarà passibile delle sanzioni ai sensi delle norme di legge, dagli accordi di collettivi e dei CCNL applicabili, del sistema disciplinare adottato dalla AMC98. Nei casi in cui quest’ultimo sia applicabile, e fatta salva in ogni caso la validità dei provvedimenti degli Organi di giustizia federali.
Qualsiasi comportamento attuato dai collaboratori, in contrasto con le regole che compongono il presente Codice di condotta per la Safeguarding, potrà determinare anche l’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, oltre all’eventuale richiesta di risarcimento.
Procedure di selezione degli operatori sportivi
La AMC98 si impegna a garantire che il processo di selezione degli operatori sportivi sia volto adassicurare che i candidati siano idonei a operare nell'ambito delle attività giovanili e a contatto con i tesserati minori.
La procedura di selezione deve comprendere inoltre verifiche relative all’idoneità dell’operatore sportivo sia precedenti che successive al suo inserimento.
La selezione dovrà avvenire sulla base di parametri obiettivi di etica, qualità e capacità tali da permettere alla AMC98 di impostare un rapporto fiduciario con l’operatore. Quando la Associazione insatura un rapporto di lavoro con un operatore – a prescindere dalla forma – verifica l’assenza di condanne e/o procedimenti penali in corso, acquisendo apposita dichiarazione da parte del candidato. L’operatore non deve essere impegnato nelle attività prima che vengano portate a termine tutte le verifiche necessarie e acquisita tutta la documentazione sopra indicata. I documenti e le informazioni devono essere acquisite in linea con la normativa sul trattamento dei dati personali.
Segnatamente, la procedura di selezione potrà prevedere l’acquisizione di ulteriore documentazione relativa all’operatore (a titolo esemplificativo Curriculum Vitae, autocertificazione in merito all’assenza di qualsivoglia circostanza passata o presente incompatibile con le disposizioni del presente Codice per la Safeguarding).
Qualora l’Associazione svolga attività con atlete/atlete/atleti minori deve ai sensi del Dlgs 39/2014 acquisire il casellario giudiziario del candidato, ovvero idonea autocertificazione.

La AMC98 deve archiviare e conservare tutta la documentazione relativa al procedimento di selezione dell’operatore e alle verifiche fatte in costanza di rapporto nel rispetto della normativa vigente in tema di tutela dei dati personali.
Incompatibilità e conflitto di interessi
La AMC98 garantisce che il conferimento degli incarichi all’interno dell’organizzazione avvengono evitando situazioni di incompatibilità e cumuli di incarichi in capo ad un unico soggetto.
La AMC98 si impegna a mettere in atto tutte le misure e gli strumenti necessari a prevenire ed evitare fenomeni di conflitto di interesse che potrebbero scaturire, al suo interno, da comportamenti di tutti i destinatari.
Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politicheo dei superiori gerarchici.
Informazione
Il Codice di Condotta per la Safeguarding ed i suoi aggiornamenti sono portati a conoscenza di tutti i Destinatari (interni ed esterni) mediante adeguata attività di comunicazione e diffusione affinché vengano conosciuti ed applicati i valori ed i principi in esso contenuti e si eviti che l’iniziativa individuale possa generare comportamenti non coerenti con il profilo etico che lAMC98 persegue.
In particolare, il Codice di Condotta per la Safeguarding viene pubblicato mediante affissione presso la sede e pubblicazione sul sito internet se presente.
I Destinatari del presente Codice di Condotta per la Safeguarding hanno l’obbligo di segnalare ogni violazione dei principi e delle disposizioni contenute nel presente Codice di Condotta per la Safeguarding utilizzando gli appositi canali messi a disposizione che assicurare la riservatezza della documentazione o delle informazioni ricevute o reperite relative a eventuali segnalazioni o denunce di violazione del Codice stesso.
Privacy
La AMC98 garantisce che tutte le informazioni sensibili siano gestite con la massima discrezione e che tutti i dati personali vengano trattati nel rispetto del GDPR e del Codice Privacy.

Doveri ed obblighi
Si richiamano di seguito i doveri e gli obblighi a carico dei tesserati, dei dirigenti sportivi e tecnici, delle atlete/degli atleti.
I doveri e gli obblighi rappresentano gli strumenti che indirizzano il comportamento e le interazioni di tali soggetti nello svolgimento delle attività sportive, al fine di promuovere un ambiente sano, sicuro ed inclusivo.
3.1 Doveri ed obblighi dei tesserati
Al fine di creare un ambiente sportivo sano, sicuro e inclusivo, itesserati devonorispettare le prescrizioni individuate dal Codice di Condotta per la Safeguaridng.
Lealtà, probità e correttezza
Ogni tesserato deve comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo.
Tale principio generalecomporta un implicito riferimentoal principio del c.d. fair play, ossia il “comportamento rispettoso delle regole, che garantisce le stesse opportunità ai diversi contendenti, nello sport, nella politica e nei rapporti umani e sociali” che dovrebbe indirizzare il comportamento del tesserato nello svolgimento delle sue attività sportive.
I principi di probità e correttezza, invece, consistono rispettivamente nell’agire moralmente onesto del tesseratoe nel rispetto che lo stesso deve riservare agli altri, sia dentro che fuori dal campo.
L’utilizzo del linguaggio
I tesserati devono astenersi dall’utilizzo di un linguaggio inappropriato o allusivo.
Tale tipo di astensione è estesa anche nei confronti del linguaggio corporeo e delle situazioni ludiche, nelle quali l’utilizzo delle stesse possa essere considerato giocoso e scherzoso.
Ne deriva un dovere di utilizzo di una comunicazione che possa considerarsi appropriata in qualsivoglia contesto, tendendo ad escludere espressioni che, seppur pronunziate in un contesto
goliardico, possano risultare offensive, inadeguate o possano cagionare uno stato di disagio al soggetto verso cui sono rivolti.
Nell’alveo del “linguaggio inappropriato”, vi rientrano gli insulti, i commenti razzisti, sessisti o, più in generale, qualunque forma comunicativa che venga recepita come offensiva o intimidatoria.
L’estensione al linguaggio corporeo fa che vengano ricompresi anche eventuali gesti volgari.
Sicurezza e salute dei tesserati
I tesserati dovranno garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo.
Ciò comporta che i tesserati dovranno evitare comportamenti potenzialmente rischiosi per la salute degli altri, impegnandosi attivamente al fine di creare un ambiente positivo. Si fa riferimento, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, alla creazione di un ambiente sano e sicuro nel corso degli allenamenti e delle competizioni, nel pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza. Solo così, si potrà garantire il benessere dei tesserati, posti al sicuro da eventuali condotte rischiose che possano cagionare un danno alle loro condizioni fisiche e psicologiche.
Educazione e formazione
Ciascun tesserato deve impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana.
I tesserati sono chiamati a supportare gli altri nei percorsi educativi e formativi, promuovendo una cultura dello sport che valorizzi il benessere fisico e mentale.
Ciò comporta non soltanto la promozione di valori positivi, quali ad esempio quelli di disciplina e rispetto, ma anche l’adozione di pratiche di allenamento che possano reputarsi sicure ed appropriate.
Le attività educative e formative ricoprono un ruolo fondamentale nella crescita del soggetto destinatario, dal momento che facilitano, soprattutto per i soggetti minori, la crescita individuale in un’ottica di responsabilità e consapevolezza.
Ambiente sano

I tesserati devono impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva.
È infatti riconosciuta l’importanza di un approccio sistemico e interdisciplinare nella vita del tesserato, in un contesto ove lo sport non ricomprenda solamente l’attività competitiva, ma possa fungere anche da strumento per socializzare ed instaurare relazioni positive tra i soggetti coinvolti, consentendoal tesserato di poter mantenere una life balancetra vita personale e sportiva, prevenendo eventuali situazioni dannose consequenziali a tale disallineamento.
Rapporti con la responsabilità genitoriale
Altro aspetto fondamentale è l’instaurazione di un rapporto equilibrato con i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale o, più in generale, con i soggetti a cui è affidata la cura delle atlete/degli atleti.
Le famigliedelle atlete/degli atletirivestono infatti un ruolo centrale per instaurare una comunicazione aperta fondata sul reciproco rispetto.
Comunicazione sana, efficace e costruttiva
I tesserati devono prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva che consenta di poter esprimere le proprie opinioni in un clima di rispetto e costruttivo, contribuendo a prevenire malintesi e conflitti, favorendo una cultura dello sport basata sulla cooperazione e sul rispetto reciproco.
Prevenzione
I tesserati devonoastenersi da comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivie intervenire in modo proattivo ove ne venissero a conoscenza.
In tale contesto, risulta fondamentale lo strumento della segnalazione, al fine di comunicare, e successivamente contrastare, tali comportamenti lesivi.
Itesserati sono inoltre tenuti a collaborare con gli altri tesserati al fine di prevenire, contrastare e reprimere fenomeni abusivi, violenti e discriminatori.
Segnalazione

I tesserati devono segnalare “senza indugio” al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazionitutte le situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore e disagio.
3.2 Doveri ed obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici
I dirigenti sportivi e tecnici sono tenuti a garantire la tutela delleatlete/degli atleti, in particolare, di quelli minorenni.
Contrasto alle forme di abuso, violenza e discriminazione
I dirigenti sportivi e tecnici devono agire per prevenire ogni forma di abuso, violenza e discriminazione. La loro condotta deve, dunque, concretizzarsi in un atteggiamento proattivo volto a monitorare e vigilare le dinamiche sottese all’ambito dell’organizzazioneadottando,se necessarie,misure preventive.
I dirigenti sportivi e tecnici devono garantire la tutela dei tesseratie astenersi da atti che possanosostanziarsi in un uso improprio della propria posizione di fiducia, potere od influenza nei confronti dei tesserati, specialmente se minorenni.Dunque, i dirigenti e tecnici devono rappresentare per i tesserati dei veri e propri modelli di comportamento.
Attività formativa
I dirigenti sportivi e tecnicidevono contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, con particolare attenzione non solo alle competenze tecniche e sportive ma anche agli aspetti etici, al rispetto del prossimo e alla gestione dell’aspetto emotivo.
I dirigenti sportivi e tecnici devono comunicare e condividere con il tesserato minorenne gli obiettivi educativi e formativi,illustrando le modalità con cui si intendono perseguirli, coinvolgendo anche coloro che esercitano la responsabilità genitoriale,al fine di creare un percorso formativo chiaro e condiviso, garantendo il coinvolgimento attivo dei minori e familiari.Ciò consente di garantire che gli obiettivi siano compresi ed accettati da tutti i tesserati.
Allo stesso tempo, i dirigenti sportivi e tecnici devono informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di Safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo.

Situazioni di intimità
I dirigenti sportivi e tecnici devono astenersidal creare qualsivoglia forma di contatto fisico non necessario con i tesserati specialmente se minori di età al fine di prevenire situazioni che possanoingenerare nel tesserato una situazione di disagio percepita come inopportuna.
I dirigenti sportivi e tecnici devono astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore anche mediante social network.
Infatti, nell'era digitaledove i confini tra vita personale e professionale possono facilmente confondersi i dirigenti sportivi e tecnici devono mantenere una comunicazione professionale e appropriata, evitando qualsiasi interazione che possa essere interpretata come intima o inappropriata.
Promuovere il rispetto e la collaborazione
I dirigenti sportivi e tecnici devono promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevedendo situazioni disfunzionaliche creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione pericolo o timore.
Al fine di garantire un ambiente sano ed inclusivo, i dirigenti sportivi e tecnici devono adottare degli atteggiamenti volti a promuovere la collaborazione tra i tesserati e allo stesso tempo reprimere e prevenire tutte quelle situazioni di disturbo che possano determinare nei tesserati stessi uno stato di pericolo ovvero timore.
Prevenzione nelle trasferte
In occasione di trasferte, i dirigenti sportivi e tecnici devono porre in essere soluzioni logistiche volte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale ovvero i soggetti cui è affidata la cura dei minori.
Questo impegno richiede una pianificazione attenta ed una comunicazione trasparente con le famiglie per garantire che ogni decisione prenda in considerazione il benessere e la sicurezza dei giovani atlete/atleti.
Segnalazione al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
I dirigenti sportivi e tecnici devono interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta attivando il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Inoltre, i dirigenti sportivi e tecnici devono segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni qualsiasi situazione, anche potenziale, che possa esporre i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Regime alimentare
I dirigenti sportivi e tecnici devono impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo.
Infatti, anche la nutrizione e l’alimentazione rientranofra gli ambiti attenzionati da AMC98 in quanto presupposto per un ambiente sportivo sano e una crescita salutare delleatlete/degli atleti.
In quest’ottica, i dirigenti sportivi e tecnici devono assicurarsi di avere le competenze necessarie per fornire indicazioni appropriate o, in difetto, collaborare con professionisti della nutrizione.
I dirigenti sportivi e tecnici devono segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari delleatlete/degli atleti loro affidati.
Incompatibilità e conflitti di interesse
I dirigenti sportivi e tecnici sono obbligati a dichiarare ai competenti organi dell’AMC98 cause di incompatibilità e conflitti di interesse.
In un’ottica di trasparenza, ciò consente di conoscere e mettere in evidenza eventuali situazioni che potrebbero influenzare l’imparzialità degli stessi o che potrebbero rappresentare un conflitto di interesse garantendo, dunque, che ogni decisione sia presa nel miglior interesse delleatlete/degli atleti.
Rispetto dei valori e lotta contro il doping
I dirigenti sportivi e tecnici devono garantire il rispetto dei valori dello sporteducando al ripudio di sostanze o altri metodi vietati che possano alterare le prestazioni sportive dei tesserati.

Tale obbligo comprende, altresì, in capo a dirigenti sportivi e tecnici, un dovere di formazione sulle conseguenze che il doping provoca e sui rischialla salute connessi all’uso.
In quest’ottica, ogni allenamento e competizione dovrà essere improntata alla correttezza ed al rifiuto di tali pratiche.
Diffusione di immagini o video dei tesserati minorenni
I dirigenti sportivi e tecnici devono astenersi dall’utilizzo, riproduzione e diffusione di immagini o video dei tesserati minori se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano laresponsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura.
Ciò comporta che ogni utilizzo di immagini o video di soggetti minorifinalizzato a scopi educativi e formativi debba avvenire previo consenso di coloro che ne esercitano la responsabilità genitoriale.
Diritti, doveri ed obblighi delle atlete/degli atleti
Principio di solidarietà
Le atlete/gli atletidevonorispettare il principio di solidarietà fra atlete/atleti, favorendo assistenza e il sostegno reciproco.
Comunicazioni con i dirigenti sportivi e tecnici
Le atlete/gli atletidevono rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e tecnici.
Le atlete/gli atletidevono comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obbiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obbiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura eventualmente confrontandosi con le altreatlete/gli atleti.
È fondamentale, infatti, l’instaurazione di un dialogo con idirigenti sportivi e tecniciai quali è affidata la funzione educativa e formativa.
Le atlete/gli atletidevono comunicare ai dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore e disagio che riguardino sé o altri.
Prevenire, evitare e segnalare
Le atlete/gli atletidevono prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazioni, uno stato di soggezione, pericolo o timore nelle altreatlete/negli altri atleti. Al fine di garantire un ambiente sano e inclusivole atlete/gli atletidevono adottare degli atteggiamenti volti a promuovere la collaborazione le atlete/gli atletie allo stesso tempo reprimere e prevenire tutte quelle situazioni di disturbo che possano determinare uno stato di pericolo ovvero timore.
Rispetto tra leatlete/ gli atleti
Le atlete/gli atletidevono rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atlete/atleti e, più in generale dei soggetti coinvolti nelle attività sportive.
In particolare, il rispetto tra leatlete/ gli atletiè fondamentale per mantenere una sana convivenza sociale con tutti coloro che interagiscono all'interno del mondo dello sport.
Le atlete/gli atletidevono mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive.
Infortunio o incidente
Le atlete/gli atleti devono riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atlete/atleti ovvero ai loro delegati.
Situazioni di intimità
Le atlete/gli atletidevono evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnicisegnalando eventuali comportamenti inopportuni.Ciò risulta particolarmente importante in tutte quelle occasioni, quali per esempio le trasferte, nelle quali la convivenza ravvicinata può aumentare il rischio di situazioni inopportune.
Materiale video/fotografico
 
Le atlete/gli atleti devono astenersi dal diffondere materiale fotografico e/o video di natura privata o intima ricevuti, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Segnalazione
Le atlete/gli atleti devono segnale senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni situazioni, anche potenziali, che espongono sé o altri al pericolo o al pregiudizio, questo al fine di reprimere qualsiasi condotta che anche solo potenzialmente possa mirare l’ambiente.